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METE
TURISTICHE
Grotta
Parlanti
Situate in posizione amena e salubre, alle falde del monte di Monsummano,
a pochi Km dal centro di Montecatini, la struttura neoclassica di
Grotta Parlanti è conosciuta sin dal 1700. La sorgente di
acqua calda accoglie immediatamente gli ospiti, diffondendo una
piacevole sensazione di relax, grazie anche ai trattamenti in vasche
termali ionizzate, ai massaggi, ai fanghi. Attività e tempo
libero Punto di partenza per interessanti gite ed escursioni. Per
chi desidera una vacanza attiva, i vicini Montalbano ed il Parco
Riserva Palude di Fucecchio consentono di fare trekking nella suggestiva
natura del luogo. Come si raggiunge In auto, autostrada E76 Firenze-Pisa,
uscita Montecatini-Monsummano (3 Km). In treno, stazione Montecatini-Monsummano
(4 Km). Aereoporto di Pisa (55 Km) o Firenze (40 Km )
Grotta
Giusti
In Toscana, ai piedi del colle che incornicia Monsummano Terme,
immersa nella verde tranquillità del suo parco privato
di 45 ettari, Grotta Giusti rigenera il legame fra l'uomo
e la natura. Qui esattamente sopra la Grotta termale più
affascinante e ampia del mondo realizzata dalla natura 130
milioni di anni fa, sorgono l'Hotel a quattro stelle, le Terme
e l'istituto di Estetica. Un avanzato centro che offre numerosi
programmi di trattamenti specifici per combattere i segni
che tempo e stress lasciano sul corpo, per restituire salute
e benessere, per recuperare vitalità ed elasticità
muscolare. Attività e tempo libero Grotta Giusti rappresenta
un punto di partenza strategico per chi vuole visitare le
città d'arte e la natura incontaminata della Toscana.
Oltre alle vicinissime Firenze, Pisa, Lucca, Pistoia sono
facilmente raggiungibili Siena, San Gimignano, Volterra. Da
non perdere il Palude di Fucecchio (grande riserva naturale
del WWF) ed il Montalbano: luoghi ideali per piacevoli escursioni,
trekking, e gite a cavallo, nonchè gli incantevoli
itinerari alla scoperta della Toscana sconosciuta, delle feste
popolari, del folklore e dei mercati. Come si raggiunge In
auto, autostrada E76 Firenze-Pisa uscita Montecatini-Monsummano
(4Km). In treno, stazione di Montecatini-Monsummano (3Km)
linea Firenze-Viareggio. In aereo, aereoporto di Firenze (38Km),
Pisa(55Km).
Grotta Giusti dispone inoltre di un attrezzato diving per
chi desidera avvicinarsi alla speleologia subacquea. Infatti
grazie alle sue calde acque termali Grotta Giusti può
essere esplorata con facilità anche da subacquei non
esperti.
Monsummano
Terme
Monsummano Terme si trova in provincia di Pistoia ed ha una
popolazione di 20000 abitanti circa. Nel comune, si possono
ammirare la chiesa Santa Maria di Fontenuova (XVII secolo),
il Museo Parrocchiale, l'oratorio di San Carlo e le Grotte
Termali naturali di Giusti e Partanti.
Il colle sul quale sorge Monsummano Alto è stato fortificato
fin dall'XI secolo, con l'obiettivo di dominare e presidiare
una vasta area sottostante, compresa tra il padule di Fucecchio
e parte della Valdinievole. La prima fonte storica sul castello
è datata 1005 e dà notizia della cessione di
una parte della fortezza, allora possedimento dell'abbazia
di Sant'Antimo in Val d'Orcia, al feudatario Ildebrando degli
Aldobrandeschi. In seguito si sono avvicendati molti passaggi
di proprietà.
Il castello viene acquisito dal comune di Lucca nel 1218,
a dispetto del fatto che i suoi abitanti si siano già
dati statuti autonomi. Sotto l'egida lucchese la rocca di
Monsummano diventa il contrafforte da opporre a quella di
Montevettolini, controllata invece dai Fiorentini. Il castello,
oggi una frazione del comune, è sorto nel XII secolo
e si è trasformato in rifugio per esuli di Firenze
e Lucca durante le lotte tra guelfi e ghibellini.
Sottomesso e piegato al volere della Lucca ghibellina da Uguccione
della Faggiola, Montevettolini entra a far parte della Lega
della Valdinievole, insieme a Monsummano (1328). Nata in funzione
anti-fiorentina, la Lega deve però arrendersi alla
potenza bellica della Repubblica, forte anche dell'avvenuta
sottomissione di Lucca. È proprio il nuovo signore
lucchese Gherardino Spinola ad assediare e conquistare i due
castelli.
In epoca medicea il castello di Montevettolini è stato
sempre maggiormente considerato, godendo di un'epoca di prosperità
dovuta anche grazie al fatto che i Medici ne fanno uno delle
loro basi di partenza predilette per le loro battute di caccia.
Per il castello di Monsummano si avvia invece una fase di
inesorabile declino, aggravato dal processo di impaludamento
del XIV secolo, causato dalla poca attenzione dei Medici per
quell'area rurale. Ai piedi del colle sorge però il
nuovo borgo di Monsummano. Nel 1602, infatti, a seguito della
prodigiosa comparsa di una fonte, il Granduca Ferdinando ordina
la costruzione del Santuario di Fontenuova, attorno al quale
fiorisce Monsummano Terme.
Nel 1775, nell'ambito delle riforme territoriali volute dal
Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, nasce la "comunitas"
delle Due Terre, che comprende i due castelli ed il nuovo
borgo in espansione di Monsummano Terme, che ne diventa capoluogo.
Un secolo più tardi il definitivo slancio all'economia
locale verrà dalla scoperta delle Grotte Termali, cavità
naturali calde ed accoglienti, cui oggi si affiancano i moderni
stabilimenti
Pescia
Pescia è considerata il capoluogo "storico"
della Valdinievole per la sua ricchezza di monumenti e testimonianze
di tutte le epoche. Inoltre, nelle immediate vicinanze del
capoluogo si può visitare la frazione di Collodi, il
piccolo borgo medievale reso famoso dalla fiaba di Pinocchio.
Nel comune di Pescia, 17000 abitanti in provincia di Pistoia,
si possono inoltre ammirare le chiese di San Francesco (XIV
secolo), dei Santi Stefano e Nicolao, di San Michele, il Convento
di Santa Chiara, Palazzo Cardini e Palazzo Cecchi. Il centro
storico, che ha origini medievali, ha preso forma intorno
all'attuale Cattedrale, un tempo pieve di Santa Maria. La
parte orientale, dove sorge l'edificio religioso, è
unita a quella occidentale, sede dell'amministrazione civica,
dal Ponte del Duomo.
La storia medievale della città è tutta rappresentata
dalla sua fisionomia urbana, che vede fronteggiarsi da una
lato il Duomo, controllato quando era pieve dal vescovado
lucchese, e le strutture laiche comunali. Nata come un possente
castello, Pescia deve fare presto i conti con Firenze, che
nel 1339 conquista la città strappandola dalle mani
del comune di Lucca. Il comune ha seguito così le sorti
di Firenze, entrando a far parte del Granducato di Toscana
e venendo annessa all'Italia unita nel 1860.
L'influenza granducale si è fatta particolarmente sentire
intorno al Sei-Settecento, quando di pari passo con la crescita
delle sue forme istituzionali laiche ed "illuminate",
Pescia ha visto anche mutare l'aspetto di molti dei suoi edifici
religiosi, ricostruiti e rimaneggiati secondo i canoni artistici
dell'età moderna. Oggi il comune è uno dei più
importanti centri italiani per la coltivazione di fiori.
Uzzano
Il comune di Uzzano si trova in provincia di Pistoia, con
una popolazione di circa 4800 abitanti, ed è considerato
come una delle "gemme" medievali della Valdinievole.
Visitando Uzzano si possono ammirare il castello e la chiesa
dei Santissimi Jacopo e Martino.
Già a partire dall'XI secolo Uzzano figura, insieme
a Montechiari, come possedimento di un nobile casato lucchese.
Si deve ad uno dei suoi esponenti, Francesco di Freggiotto,
la cessione del castello di Uzzano e di altri territori al
comune di Lucca, cessione che sembra però essere fasulla.
Infatti, all'epoca della compravendita(metà del Duecento)
il borgo si era già dato i suoi primi statuti autonomi,
come dimostrerebbe anche l'atto di sottomissione a Lucca del
1281. Da quest'ultimo documento si deduce che prima di allora
Uzzano aveva goduto di un periodo di indipendenza politica
sia dalla città che dai suoi antichi signori.
Il comune di Lucca, comunque, si accontenta di esercitare
solamente un suo protettorato sull'area. L'autonomia comunale
di Uzzano è quindi destinata ad interrompersi con il
declino del potere ghibellino nel lucchese e la conseguente
avanzata della Firenze guelfa. Nel 1329 Firenze sancisce lo
scioglimento della Lega della Valdinievole e, dieci anni più
tardi, si concretizza l'annessione dei suoi comuni nei territori
della sua Repubblica, la quale non riconosce nessuno dei loro
statuti.
Sul piano politico-militare, l'egida fiorentina procurerà
ad Uzzano un periodo di solidità e pace. Solo nel 1356
si ricorda un tentativo di colpo di stato da parte di alcuni
uzzanesi, il cui obiettivo è favorire l'ingresso dei
Pisani nel borgo. Il castello, negli anni successivi, risente
del periodo di decadenza ed isolamento dei borghi fortificati
del pistoiese, verso i quali l'interesse della signoria fiorentina
scema man mano che vengono meno le lotte tra città
toscane. Nel 1775 il riordino territoriale voluto da Pietro
Leopoldo di Lorena fa risorgere il comune autonomo di Uzzano.
La sua attuale conformazione si rende definitiva solo nel
1963, dopo il distaccamento di Chiesina Uzzanese.
Larciano
Il comune di Larciano si trova in provincia di Pistoia ed
ha una popolazione di 6000 abitanti circa. Al suo interno
è situato l'omonimo castello, che ospita al suo interno
un piccolo Museo Archeologico. La storia di Larciano ruota
da sempre intorno a quella di questa fortezza.
Il castello di Larciano è menzionato come feudo dei
conti Guidi a partire dal X secolo. Questa potente signoria
feudale si vede riconfermare il proprio dominio a più
riprese, come si può evincere dai diplomi imperiali
di Enrico IV e Federico II. Nel 1225 Larciano viene acquistato
dal libero comune di Pistoia insieme a Cecina, Casi e Collecchio,
diventando uno dei bastioni difensivi più importanti
del versante occidentale del Montalbano, controllato da Pistoia.
Già nel 1302 il borgo subisce una prima occupazione
ad opera dei guelfi fiorentini, in lotta contro i ghibellini
pistoiesi. Nel 1310, perciò, Pistoia è costretta
a riacquistare una seconda volta il castello. Nel 1391, nonostante
Firenze e Pistoia siano ormai alleate, l'importanza strategico-militare
della fortezza si accresce ulteriormente. In questo periodo,
infatti, Larciano è chiamato a frapporsi tra la Toscana
dominata dalla repubblica e le truppe milanesi inviate da
Galeazzo Visconti.
Quando nel 1401 tutto il contado pistoiese è definitivamente
integrato nei confini della Repubblica Fiorentina, Larciano
diventa la sede di una delle quattro podesterie nelle quali
è diviso il territorio. In seguito viene accorpato
alla podesteria di Serravalle, che con il riordino territoriale
del 1772, voluto dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, diventa
la sede unica. Sempre nell'ambito di queste riforme nasce
la "comunitas" di Lamporecchio, nella quale è
insertio anche Larciano, che otterrà la sua definitiva
autonomia solo nel 1897. Il comune attuale comprende, oltre
a Larciano Castello e san Rocco (dove ha sede il municipio),
i borghi di Biagiotti, Biccimurri, Castelmartini e Cecina.
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