Il tempo
in toscana
A cura del LAMMA
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CUCINA
TIPICA TOSCANA
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Quando
torni da una vacanza, quali sono le cose che ricordi
di più? Senzaltro i più bei
luoghi visitati o le persone in tua compagnia,
ma cè una cosa che non dimentichi:
sono gli odori e i sapori che quella terra ti
ha saputo trasmettere.
Dalla piccola e rustica trattoria alla tradizionale
osteria o al grande ristorante di città,
la cucina Toscana offre sempre, per ogni tipo
di palato, il piatto giusto, rigorosamente accompagnato
da uno degli eccezionali vini locali.
La cucina toscana è sobria e presenta sapori
semplici preparati con sapiente maestria. La semplicità
dei piatti è legata ad una storia territoriale
fatta di miseria e povertà.
Le condizioni di vita difficili imposero alla
popolazione di preferire l'utilizzo di alimenti
poveri: ecco che l'olio si preferisce allo strutto
e le minestre alle pastasciutte.
L'alimento fondamentale è senza dubbio
il pane che è presente sotto mille forme
e sapori in tutta la toscana dal filone, alla
ruota, dai crostini alle focacce, dalla schiacciata
con l'olio al pan di ramerino, una gustosa pagnotta
aromatizzata con uva passa e rosmarino. Anche
l'assenza di sale, un tempo troppo costoso, nel
pane toscano, rappresenta l'aspetto tipico di
semplicità e di povertà che un tempo
caratterizzava la cucina di questo territorio.
E' proprio con il pane che nascono numerose ricette
toscane come: la panzanella, fatta con pane ammollato
nell'acqua, sbriciolato e mescolato con verdure
fresche, la pappa da cuocersi con pane, aglio,
prezzemolo, basilico, sale, olio e pomodoro e
la ribollita, nata dalla parsimonia contadina
che riscaldava e ribolliva gli avanzi di questa
zuppa preparata il giorno prima.
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Ancora
oggi è presente in Toscana un'incredibile continuità
storica.
Esaminando le città toscane, notiamo che Firenze
è famosissima per la bistecca, la ribollita, la
trippa, i bomboloni, la schiacciata con l'uva e, nel periodo
di Carnevale, i cenci, una sorta di pasta fritta guarnita
di zucchero a velo. La vicina Prato è conosciuta
invece per una cucina diversa,dove a dominare sono i gustosi
e croccanti cantucci da immergere nel Vinsanto.
A Pistoia la cucina è semplice fatta di pochi ingredienti
cucinati sapientemente.
Vanno ricordate la minestra di rigaglie (detta il
carcerato perché veniva distribuita ai reclusi),
la briachina, un'insalata verde-rossa e i bertoli, appetitosi
spicchi di mela seccati al sole sui cannicci.
Lucca presenta il buccellato, un dolce impastato con acqua,
farina lievitata, zucchero, anice ed uvetta. La Garfagnana
d'altronde è la terra del farro, l'antico cereale
romano, la cui minestra oggi è sulle tavole più
sofisticate.
A Pisa,invece,domina una cucina caratterizzata dal tartufo
e da pesci semplici come anguille e stoccafisso.
Nella Maremma, il piatto simbolo è la famosissima
Acquacotta piatto unico fatto di niente (di qui l'ironia
del nome), nata per sfamare butteri e carbonai, via via
arricchito fino a diventare una gustosa minestra. Si prepara
con acqua, sale, pane, un filo d'olio, insalate di stagione,
uova o funghi e una manciata di pecorino. Tra i dolci
tipici si preparano i birilli, una ciambellina con il
miele, i sospiri, chiara d'uovo montata a zucchero, e
la zuccata, un'energetica marmellata.
Mentre le alte montagne offrono come piatto tipico, i
deliziosi necci, schiacciatine di farina di castagne cotte
tra due piastre di ferro, magari servite con la ricotta.
Il territorio pianeggiante mostra agli ospiti un altro
dolce che è una sfoglia di pasta all'anice definita
dall'Artusi trastullo speciale della Toscana,
per sottolinearne il sapore delizioso.
Ma come si fa a descrivere i tutti sapori divenuti famosi
in ogni angolo del globo? In questi untimi anni, si stanno
moltiplicando le scuole di cucina dove, turisti/studenti
accorrono da tutto il mondo per acquisire trucchi e le
ricette di questa squisita e sana dieta mediterranea. |