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METE TURISTICHE

La Versilia è soprattutto mare, sole, e bella gente che sfoggia un'abbronzatura caraibica sui venti chilometri d'arenile riccamente attrezzato per garantire la più spassosa delle vacanze. Discoteche e Night clubs animano le notti versiliesi e attirano giovani e meno giovani in una girandola di emozioni esilaranti. Giochi in acqua di giorno, notti in allegra compagnia e frivolezze e divertimenti di ogni genere sono le prerogative che seducono ogni anno migliaia di turisti da tutta Europa.
Per contro, ad un esame più attento, la Versilia è anche un elegante, raffinato contenitore di cultura, storia e natura.
Infatti, per gli amanti della natura, dei luoghi freschi e della montagna, le Alpi Apuane e i Comuni dell' "Alta Versilia" rappresentano un vero e proprio regno incantato. Gli innumerevoli rifugi nascosti tra i boschi e le vallate, sono un nido sicuro per l'escursionista stanco ed affamato che senza ombra di dubbio potrà trovare in questo paradiso pace e tranquillità. Numerose sono anche le passeggiate che si possono fare su queste montagne, seguendo i numerosi sentieri oppure confrontandosi con scalate più impegnative.
Data la moltitudine di mete turistiche, non è possibile stilarne un elenco completo, perché sicuramente sarebbe poco esaustivo. Quindi, ci limiteremo ad accennare solo le cose che ci sembrano più interessanti dal punto di vista turistico, lasciando, alla vostra fantasia e alla vostra curiosità, trovare quello che farà del vostro soggiorno una vacanza indubbiamente indimenticabile.

LA VERSILIA STORICA E L'ENTROTERRA

Forte dei Marmi
Forte dei Marmi , il comune più giovane della Versilia, comprende la fascia costiera che va da Marina di Pietrasanta a Cinquale. L’abitato moderno si è sviluppato attorno al piccolo centro storico sorto vicino al Fortino, costruito nel 1782. Il suo molo, che si protende nel mare per circa 100m, è oggi solo turistico ma era in passato utilizzato per le barche che trasportavano il marmo delle Apuane. Ed è proprio il suo “pontile” che offre la veduta più suggestiva di tutta la Versilia. Nelle giornate più limpide le Apuane sembrano quasi sovrastare il mare stesso, fenomeno reso ancora più evidente dal fatto che al Forte non esistono edifici che superino i due piani di altezza, lasciando quindi piena visibilità a questo connubio mare-monti. La famiglia Agnelli ha reso famoso, negli anni ’30, questa località privilegiandola come residenza estiva e facendola divenire residenza di facoltosi industriali del nord Italia che ancora oggi continuano a frequentarla.
Roma Imperiale, a sud del centro storico, è un dedalo di piccole strade dove sorgono splendide ville immerse nel verde e dove d’estate si vive una vita mondana d'elite. Il bellissimo lungomare è ricco di stabilimenti balneari di lusso, negozi dove lo shopping diventa una stimolante alternativa alle passeggiate sul pontile e una moltitudine di locali per cene e per il divertimento serale.

Viareggio e Torre del Lago Puccini
Viareggio è il comune più grande e antico della Versilia. Con i suoi 10 Km di spiagge dorate valorizzate dalla presenza di oltre 100 stabilimenti balneari, offre al turista un ventaglio di scelte illimitato per il relax, lo svago e I'intrattenimento.
Ha un nucleo antico che risale al XII Secolo, nato attorno al porto costruito dai lucchesi. Oggi, il porto offre posto a circa 500 imbarcazioni; la cantieristica navale, sia per la costruzione di lussuose imbarcazioni da diporto che per la manutenzione e riparazione durante l’inverno, è famosa in tutto il mondo e vanta una tradizione centenaria.
Meta d'obbligo della città è sicuramente la bellissima Passeggiata lungo il Molo, che costeggia il Canale Burlamacca e si protende in mare aperto. Lunga ben 3 km, è caratterizzata da attività commerciali, teatri, cinema e in inverno, è sempre pronta ad ospitare il Carnevale di Viareggio, il più famoso d'Europa. Per ripararsi dalle calure estive, la città offre due pinete. Una, inserita nel centro urbano, e conosciuta con il nome di Pineta di Ponente ed ha tutte le caratteristiche del parco pubblico. L'altra, attraversata da un magnifico viale di Tigli, denominata Pineta di Levante inizia dalle darsene, si estende per 6 chilometri ed è ancora al suo stato naturale, con vegetazioni lussureggianti e un fitto sottobosco.
Distante pochi chilometri da Viareggio, vi è Torre del Lago Puccini, dove si trovano la casa e la tomba dell'omonimo artista. Nella villa oggi trasformata in museo, il maestro soggiornò per quasi trenta anni. Guardando il lago, lasciandosi cullare dalla pace che vi regna, è facile immaginare l'influenza che il luogo deve aver avuto sulle melodie che ancora oggi ci fanno sognare. A due passi dalla villa sorge un grande teatro all'aperto dove, in estate, si tengono stupendi concerti lirici, spettacoli teatrali di fama internazonale.

Il Carnevale di Viareggio, Carnevale d'Italia e d'Europa
Il Carnevale periodo ideale d'incontro tra i popoli e culture diverse, è l'occasione per celebrare oltre alla tradizione, anche valori universali di solidarietà e pace. Il Carnevale di Viareggio, Carnevale d'Italia e d'Europa, ogni anno, celebra lo splendore di un mese intero di feste diurne e notturne, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere.
Un susseguirsi di manifestazioni che vanno da eventi culturali a serate all'insegna di puro e sfrenato divertimento, arricchiscono quella spumeggiante allegria e spensieratezza che caratterizza e accomuna tutti i carnevali del mondo.
Dal lontano 1921, ancora oggi è tradizione che i colossali mascheroni di cartapesta sfilino in un circuito chiuso, ad anello, rappresentato dal viale a mare e dalla splendida passeggiata. All'interno di questo "circuito" i 9 carri di prima categoria, i 4 carri di seconda e le 12 mascherate di gruppo sfilano, compiendo alcuni giri del percorso e fra una costruzione allegorica e l'altra trovano collocazione, bande musicali provenienti da tutto il mondo, majorettes, gruppi di animazione e spettacolo.
Lungo il circuito sono installati molti punti musicali e di ristoro. Al corso mascherato si accede tramite un biglietto acquistabile nei 44 punti vendita posizionati agli ingressi del circuito stesso. I corsi, in totale sono cinque, di cui 4 svolti al pomeriggio e 1 in notturna (quello del martedì grasso). Durante le sfilate, una giuria tecnica valuta la qualità dei carri e delle mascherate assegnando dei voti in base alla categoria di appartenenza. Terminato l'ultimo corso, dopo la premiazione, è di rito assistere all'eccezionale spettacolo pirotecnico, organizzato dalla Fondazione Carnevale, al fine di congedare i migliaia di spettatori.

Pietrasanta
Situata ai piedi delle colline, a breve distanza dal mare, Pietrasanta è una cittadina di notevole importanza artistica e culturale che fa fede alla sua tradizione mostrando esempi di architettura religiosa, militare e civile. All’ombra dell’antica Rocca Longobarda che domina l’abitato, attorno alla splendida P.zza del Duomo, si sono infatti sviluppati molti laboratori, atelier di artisti del marmo e decine di studi di scultura che d’estate organizzano esposizioni come corollario delle più importanti mostre che si tengono nel complesso architettonico più antico della città. A Pietrasanta ha sede l'originalissimo Museo dei Bozzetti, in cui sono conservati bozzetti, modelli e disegni di sculture realizzate da oltre 250 artisti italiani e stranieri, tra cui Botero, che hanno svolto o tuttora svolgono la propria attività presso i laboratori artistici versiliesi. Infatti, a Pietrasanta lavorano e si ritrovano artisti di tutte le nazionalità, dando vita ad un intensa attività artistica che da qui si diffonde in tutto il mondo suggerendo, per questa cittadina, l’appellativo di “Piccola Atene”.

Camaiore e Lido di Camaiore
Camaiore è adagiata in un'ampia conca ai piedi delle Alpi Apuane, chiusa verso il mare da una catena di dolci colline che la separano dalla pianura litoranea. Cittadina nata dalla tipica pianta a maglie ortogonali, conserva all’interno delle mura molti gioielli artistici quali la celebre Collegiata e la Badia Benedettina.
L’economia locale unisce ad un’attiva industria agricola specializzata, famosa in tuta Europa, il settore turistico legato alle spiagge della frazione di Lido Di Camaiore che con oltre quattro chilometri di spiaggia dalla sabbia finissima, è fin dai primi del '900 una delle più rinomate località di villeggiatura balneare in Italia. L'arenile è ampio ed accogliente, e alle spalle del lungomare si trovano tutta una serie di negozi per lo shopping e di locali per il divertimento notturno.
Meritano particolare considerazione anche tutti gli insediamenti collinari, meta ideale sia per gli amanti della natura che per gli appassionati di arte e di storia. E' possibile scegliere fra un ampio ventaglio di gite sulle Alpi Apuane e la visita dei caratteristici paesini di collina: indimenticabili, ad esempio, i panorami che si possono ammirare dall'antico borgo di Monteggiori o dal paese di Casoli. Oppure è possibile aggirarsi alla riscoperta delle tradizioni di un tempo, come a Gombitelli, isola linguistica e paese oggi conosciuto per la lavorazione artigianale dei chiodi e per i tradizionali salumi, oppure ancora percorrere a piedi l'itinerario degli opifici del torrente Lombricese. Anche gli appassionati delle bellezze storiche ed artistiche hanno di che sbizzarrirsi, visitando la Pieve di Camaiore, l'abbazia di Gello o uno degli altri monumenti, in gran parte religiosi, di cui è disseminato l'entroterra camaiorese.

Massarosa
Tra le estreme pendici delle Alpi Apuane e le coste della Versilia si estende il territorio del Comune di Massarosa.
Attraversato dalla Strada Statale n. 439 Sarzanese-Valdera e dalla bretella Lucca-Viareggio dell'Autostrada A11, al limite basso dei colli, dove oggi, vicino ai vecchi paesi, fioriscono industrie e nuovi centri abitati, custodisce nell'argento degli olivi eccezionali zone panoramiche, come Mommio Castello, Corsanico, Bargecchia, i valichi del Quiesa, della via di Balbano, della Pieve a Elici e le sommità di Gualdo e di Montigiano. Di rara e squisita bellezza sono anche le "fosse" e gli isolotti palustri del Lago di Massaciuccoli, legati ai ricordi della musica pucciniana. È questo un ambiente naturale sufficientemente tutelato, (la sua area è inserita nel Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e, appunto, Massaciuccoli, una zona acquitrinosa, ricca di flora, con alcune specie veramente rare, se non uniche, che si possono ammirare percorrendo i cosiddetti "chiari" a bordo di caratteristici barchini a remi.
Su concessione del Consorzio del Parco Naturale, una delegazione della L.I.P.U. (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli) ha realizzato un'oasi bird-watching. In quest'eccezionale ambiente, la più remota presenza dell'uomo è testimoniata da reperti archeologici, rinvenuti in località San Rocchino dall'escavazione delle sabbie silicee e che risalgono al paleolitico medio; l'area non è esposta, né fruibile per visite culturali. Altra zona di reperti preistorici è costituita dalle Grotte di Mommio, mentre il materiale scoperto a Campo Casali ed a Montramito fornisce una valida prova di stanziamenti liguri del VII secolo e di Etruschi nei secoli successivi.
Il fiore all'occhiello delle vestigia storiche è la frazione di Massaciuccoli, dove l'epoca romana ha lasciato imponenti tracce che si possono ammirare ancora oggi; si trovano, infatti, i ruderi delle Terme e della Villa, oltre a documenti ceramici che vanno dal II secolo a.C. al III secolo d.C. e che sono conservati nel locale Museo Civico situato tra i resti della Villa romana e le Terme.
Da ricordare che uomini illustri come D'Annunzio, D'Azeglio, Giusti, Manzoni, Pea, Rosmini, oltre al maestro Giacomo Puccini, soggiornarono su questa terra massarosese cantandone spesso l'armoniosa bellezza.

Seravezza
Il territorio del comune di Serravezza, che si estende dal versante versiliese delle Apli Apuane fino alla pianura, comprende numerosi paesi e piccole frazioni.
Il capoluogo, Seravezza, è stato denominato nel 1991 "porta del Parco delle Alpi Apuane". La presenza del marmo costituisce l'elemento determinante del paesaggio. Conosciuto fin dall'epoca romana, il marmo bianco di Seravezza, estratto dalle cave del monte Altissimo di Trombiserra e della Cappella, ha determinato la fortuna e la storia di questo comprensorio. La zona offre al turista la possibilità di numerose escursioni in uno scenario quantomai variato .Numerosi sono anche i monumenti architettonici che testimoniano il sapiente uso della pietra e del marmo.

Stazzema
In cima al colle, da un'aguzza guardia di alberi, si svincola il Campanile aggrappato alla parete vertiginosa che strapiomba sul fiume; la forma del paese è un grande triangolo, tutta la sua storia è nelle pietre venerabili del suo Campanile e della sua Pieve eretti fin dal sec. IX.
Dedicata a S. Maria Assunta è ricordata fin dall'891; è a tre navate con tre porte, un bellissimo rosone di marmo del sec. XVI ne forma l'ornamento più ricco. È Monumento Nazionale. Oltre la chiesa principale è, immerso nel verde dei castagni, un bellissimio Santuario intitolato alla Madonna del Bell'Amore con il nome di Santuario del Piastraio, unico Santuario Versiliese e Diocesano.
Un'altra chiesa a nord del Paese è dedicata a Maria SS. delle Nevi. Passeggiando per le vie caratteristiche del paese incontriamo numerose fontane: la più bella è la fontana di Carraia (sec. XVI).
Altro importante segno di un glorioso passato storico, è la Torre Medicea o Torre dell'Orologio del sec. XVIII.
Il Monumento ai Caduti inaugurato nel 1985, posto nel parco attrezzato a verde pubblico, ricorda il sacrificio di tanti compaesani.
Da Stazzema si possono fare diverse escursioni e arrampicare su rocce più o meno difficili, le più interessanti sono: Alpe della Grotta, Monte Procinto (via ferrata o decine di vie in arrampicata), Foce delle Porchette, Palagnana, Petrosciana, Monte Forato, Pania della Croce, Callare del Matanna, ecc.; per gli amanti dell'arrampicata ci sono vie di tutte le difficoltà.
Il paese in passato ha accolto per la villeggiatura estiva numerosi artisti fra i quali piace ricordare Filadelfo Simi ed Annigoni.

L'ALTA VERSILIA

Levigliani
Situata nella valle di Cansoli che nasce dal monte Corchia fino ad arrivare al paese di Ruosina, la frazione di Levigliani vanta antiche origini e di ciò ne sono testimonianza i numerosi reperti archeologici di origine etrusca, nonché la necropoli dei liguri apuani, rinvenuti recentemente sul posto.
Anticamente unita alla frazione limitrofa di Terrinca, venne a dividersi nel primo decennio del 1500.
Turisticamente Levigliani ha un'importanza considerevole, infatti oltre ad essere, un luogo di villeggiatura estiva a cui fanno riferimento molti abitanti della fascia costiera versiliese, è uno dei punti di partenza per il raggiungimento della valle di Mosceta, del monte Corchia e dell'impetuosa Pania.
Nel paese di Levigliani troviamo inoltre il famoso Antro del Corchia che con i suoi oltre cinquanta chilometri di cuniculi e ramificazioni sotterranei è la più grande grotta carsica d'Europa, aperta e visitabile per quasi tutti i giorni dell'anno.
L'aumento negli anni di visitatori ha reso possibile a Levigliani la realizzazione di strutture come alberghi, pensioni e ristoranti che sono il segno di uno sviluppo turistico importante non solo per la frazione, ma per tutto il Comune di Stazzema.
L'economia prevalente nella frazione di Levigliani è oggi l'attività estrattiva, infatti le cave situate tutte sull'immenso bacino marmifero del monte Corchia, producono un tipo di marmo detto Arabescato che per le sue caratteristiche proprietà è richiesto su un vastissimo mercato.

Cardoso
Percorrendo per circa 3 Km. la strada che da Pontestazzemese segue a ritroso il corso del fiume, si incontra l'abitato di Cardoso.
Il paese nasce nel 1407 formato dalla fusione di 3 vilaggi: Cardoso, Malinventre e Farneta.
In seguito a lotte interne, intorno al 1530, le suddette frazioni si separano, anche se attualmente si è mantenuto l'agglomerato originario, con l'aggiunta anzi del piccolo borgo dell'Orzale.
Per l'economia locale assume una grande importanza l'estrazione e la lavorazione di una pietra conosciuta fin dal X secolo, e chiamata Pietra del Cardoso, commerciata oggi ed utilizzata per la realizzazione di stipiti, soglie, scalini ed altro.
La chiesa del paese, costruita nella prima metà del '700 in onore di S. Maria Assunta, si trova di fronte alla bella torre campanaria iniziata nel 1745.
La festa religiosa tradizionale ricorre il 16 Agosto, per S. Rocco.
Lasciando il paese, dove in estate si gode un fresco invidiabile, si possono intraprendere sentieri di varia difficoltà tramite i quali è possibile raggiungere Colle Mezzana, Palagnana, il Monte Forato, al di sotto del quale si trova la chiesa di San Leonardo, di fondazione romanica, ed altre località.
Purtroppo nel giugno del 1996 il paese di Cardoso è stato quasi completamente distrutto da una tremenda alluvione che ha seminato morti e danni in tutta la valle da Cardoso sino alla foce del fiume Versilia. Cardoso è stato il paese più colpito con 14 vittime, e più della metà del paese distrutto da frane o portato via dalla furia delle acque

Ruosina
Ruosina è un piccolo paese situato in una verde e profonda vallata dell'Alta Versilia ed è la prima frazione del Comune di Stazzema che s'incontra venendo dal litorale.
Il suo è un passato storico di tutta ragguardevolezza; nei secoli XVII e XVIII, infatti, Ruosina è stato il fulcro della lavorazione del ferro nella zona, essendo la dimora della Regia Magona medicea, come ancora oggi testimoniano i vecchi stemmi lapidei, che si possono ammirare su alcuni muri locali.
A ricordo, poi, di una "miracolosa" pesca fatta nel 1603 dalla Granduchessa Maria Cristina di Lorena, va ricordato il "Monumento alla Trota", visibile sul lungofiume, nei pressi della Chiesa.
Dalla fine del 1700 e per quasi tutto il 1800, il borgo è stato il centro più importante del Comune di Stazzema: era infatti, la Sede Municipale; ed inoltre qui fu aperto il primo Ufficio Postale; qui erano la Farmacia, il Notaro, il Medico, il Veterinario. Tutto questo fino al 1883, data in cui la Sede Municipale venne trasferita a Pontestazzemese. Cominciò, da allora, un lento, ma progressivo decadimento: delle varie strutture è rimasto, attualmente, soltanto l'ufficio postale.
È una località ideale per quanti cercano una piacevole frescura estiva.

Pruno
Lasciato alle spalle l'abitato di Pontestazzemese si prosegue sulla strada lungo il fiume, percorsi circa 5 Km. si incontra Volegno, e dopo poche centinaia di metri, Pruno.
Il paese di Pruno mantiene un impianto urbano nettamente medioevale, particolarmente evidente nell'arroccamento centrale a torre. Si presta dunque, fra l'altro, per l'annuale celebrazione della rappresentazione sacra del Presepe vivente, alla quale collabora in prima persona l'intera Comunità delle due frazioni. In tal modo è stata preservata e mantenuta, intatta nel tempo, la vocazione ad attività teatrali e di drammatizzazione che sottolineavano, già nel passato, le principali festività ed arricchivano il tempo libero.
Al suggestivo allestimento della Befanata, cantata per le vie e le piazze dei due borghi, si accompagnano così, nel periodo estivo, spettacoli di prosa, concerti, allestimenti di danze e recitazioni di poesia. Tali avvenimenti sono puntualmente accompagnati, se prevale la motivazione religiosa, da processioni e cerimonie che si articolano secondo un preciso rituale tramandato di generazione in generazione e, se prevale la dimensione folcloristica, da intrattenimenti anche culinari impreziositi da cibi particolarmente genuini e saporiti.
Partendo da questo incantevole paese è possibile effettuare escursioni immersi nel verde delle Apuane fino a visitare gli alpeggi delle Caselle, Pereta, Rocchetta, Poggiogo che testimoniano delle passate attività di transumanza per altro non del tutto estinte.
Spingendosi più in alto si giunge alla foce di Mosceta e da qui alla Pania e al Corchia.
Altrettanto interessante il percorso che dagli alpeggi conduce alla "Fania", dove, oltre ad un rifugio UOEI, è consentito ammirare una farnia di spettacolari dimensioni.

Stazzema
In cima al colle, da un'aguzza guardia di alberi, si svincola il Campanile aggrappato alla parete vertiginosa che strapiomba sul fiume; la forma del paese è un grande triangolo, tutta la sua storia è nelle pietre venerabili del suo Campanile e della sua Pieve eretti fin dal sec. IX.
Dedicata a S. Maria Assunta è ricordata fin dall'891; è a tre navate con tre porte, un bellissimo rosone di marmo del sec. XVI ne forma l'ornamento più ricco. È Monumento Nazionale.
Oltre la chiesa principale, è immerso nel verde dei castagni, un bellissimio Santuario intitolato alla Madonna del Bell'Amore con il nome di Santuario del Piastraio, unico Santuario Versiliese e Diocesano. Un'altra chiesa a nord del Paese è dedicata a Maria SS. delle Nevi. Passeggiando per le vie caratteristiche del paese incontriamo numerose fontane: la più bella è la fontana di Carraia (sec. XVI).
Altro importante segno di un glorioso passato storico, è la Torre Medicea o Torre dell'Orologio del sec. XVIII. Il Monumento ai Caduti inaugurato nel 1985, posto nel parco attrezzato a verde pubblico, ricorda il sacrificio di tanti compaesani.
Da Stazzema si possono fare diverse escursioni e arrampicare su rocce più o meno difficili, le più interessanti sono: Alpe della Grotta, Monte Procinto (via ferrata o decine di vie in arrampicata), Foce delle Porchette, Palagnana, Petrosciana, Monte Forato, Pania della Croce, Callare del Matanna, ecc.; per gli amanti dell'arrampicata ci sono vie di tutte le difficoltà.
Il paese in passato ha accolto per la villeggiatura estiva numerosi artisti fra i quali piace ricordare Filadelfo Simi ed Annigoni.

Sant'Anna
Lasciato il borgo di La Culla, salendo attraverso pinete spontanee di pinus pinaster e selve di castagni, si arriva al villaggio, divenuto tristemente noto per il massacro di 560 persone compiuto dalle truppe naziste il 12 Agosto 1944 .
Il paese è situato a semicerchio, in una conca naturale dominata dai monti Lieto (1016 mt.) e Gabberi (1108 mt.); le case sono raggruppate in piccoli borghi.
Anticamente Sant'Anna faceva parte del Comunello di Farnocchia e ne era l'alpeggío estivo.
La primitiva Chiesa, in origine forse un modesto Oratorio, pare sia stata fondata nel 1550 e dedicata a Sant'Anna che ogni anno, il 26 Luglio, viene festeggiata da molta gente che sale lassù anche dalla piana.
A ricordo dei martiri dell'Eccidio è stato innalzato, su un colle raggiungibile a piedi dalla Chiesa e posizionato in modo da essere visibile dall'intera fascia litoranea, un Monumento Ossario, monito e simbolo di pace.
Riconosciuta come Centro Regionale della Resistenza, vi è stato costruito un Museo Storico che, di tale periodo, sottolinea ed esalta i valori morali, civili e politici.
Il paese e i suoi dintorni sono inseriti in nel "Parco della Pace".
Da Sant'Anna si può raggiungere a piedi Farnocchia, per poi proseguire verso la Foce di S. Rocchino fino ad arrivare, oltrepassando le Foci di Grattaculo e del Pallone, all'Albergo Matanna e da lì in Palagnana.

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