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METE
TURISTICHE
La
Versilia è soprattutto mare, sole, e bella gente che
sfoggia un'abbronzatura caraibica sui venti chilometri d'arenile
riccamente attrezzato per garantire la più spassosa
delle vacanze. Discoteche e Night clubs animano le notti versiliesi
e attirano giovani e meno giovani in una girandola di emozioni
esilaranti. Giochi in acqua di giorno, notti in allegra compagnia
e frivolezze e divertimenti di ogni genere sono le prerogative
che seducono ogni anno migliaia di turisti da tutta Europa.
Per contro, ad un esame più attento, la Versilia è
anche un elegante, raffinato contenitore di cultura, storia
e natura.
Infatti, per gli amanti della natura, dei luoghi freschi e
della montagna, le Alpi Apuane e i Comuni dell' "Alta
Versilia" rappresentano un vero e proprio regno incantato.
Gli innumerevoli rifugi nascosti tra i boschi e le vallate,
sono un nido sicuro per l'escursionista stanco ed affamato
che senza ombra di dubbio potrà trovare in questo paradiso
pace e tranquillità. Numerose sono anche le passeggiate
che si possono fare su queste montagne, seguendo i numerosi
sentieri oppure confrontandosi con scalate più impegnative.
Data la moltitudine di mete turistiche, non è possibile
stilarne un elenco completo, perché sicuramente sarebbe
poco esaustivo. Quindi, ci limiteremo ad accennare solo le
cose che ci sembrano più interessanti dal punto di
vista turistico, lasciando, alla vostra fantasia e alla vostra
curiosità, trovare quello che farà del vostro
soggiorno una vacanza indubbiamente indimenticabile.
LA
VERSILIA STORICA E L'ENTROTERRA
Forte
dei Marmi
Forte dei Marmi , il comune più giovane della Versilia,
comprende la fascia costiera che va da Marina di Pietrasanta
a Cinquale. Labitato moderno si è sviluppato
attorno al piccolo centro storico sorto vicino al Fortino,
costruito nel 1782. Il suo molo, che si protende nel mare
per circa 100m, è oggi solo turistico ma era in passato
utilizzato per le barche che trasportavano il marmo delle
Apuane. Ed è proprio il suo pontile che
offre la veduta più suggestiva di tutta la Versilia.
Nelle giornate più limpide le Apuane sembrano quasi
sovrastare il mare stesso, fenomeno reso ancora più
evidente dal fatto che al Forte non esistono edifici che superino
i due piani di altezza, lasciando quindi piena visibilità
a questo connubio mare-monti. La famiglia Agnelli ha reso
famoso, negli anni 30, questa località privilegiandola
come residenza estiva e facendola divenire residenza di facoltosi
industriali del nord Italia che ancora oggi continuano a frequentarla.
Roma Imperiale, a sud del centro storico, è un dedalo
di piccole strade dove sorgono splendide ville immerse nel
verde e dove destate si vive una vita mondana d'elite.
Il bellissimo lungomare è ricco di stabilimenti balneari
di lusso, negozi dove lo shopping diventa una stimolante alternativa
alle passeggiate sul pontile e una moltitudine di locali per
cene e per il divertimento serale.
Viareggio
e Torre del Lago Puccini
Viareggio è il comune più grande e antico della
Versilia. Con i suoi 10 Km di spiagge dorate valorizzate dalla
presenza di oltre 100 stabilimenti balneari, offre al turista
un ventaglio di scelte illimitato per il relax, lo svago e
I'intrattenimento.
Ha un nucleo antico che risale al XII Secolo, nato attorno
al porto costruito dai lucchesi. Oggi, il porto offre posto
a circa 500 imbarcazioni; la cantieristica navale, sia per
la costruzione di lussuose imbarcazioni da diporto che per
la manutenzione e riparazione durante linverno, è
famosa in tutto il mondo e vanta una tradizione centenaria.
Meta d'obbligo della città è sicuramente la
bellissima Passeggiata lungo il Molo, che costeggia il Canale
Burlamacca e si protende in mare aperto. Lunga ben 3 km, è
caratterizzata da attività commerciali, teatri, cinema
e in inverno, è sempre pronta ad ospitare il Carnevale
di Viareggio, il più famoso d'Europa. Per ripararsi
dalle calure estive, la città offre due pinete. Una,
inserita nel centro urbano, e conosciuta con il nome di Pineta
di Ponente ed ha tutte le caratteristiche del parco pubblico.
L'altra, attraversata da un magnifico viale di Tigli, denominata
Pineta di Levante inizia dalle darsene, si estende per 6 chilometri
ed è ancora al suo stato naturale, con vegetazioni
lussureggianti e un fitto sottobosco.
Distante pochi chilometri da Viareggio, vi è Torre
del Lago Puccini, dove si trovano la casa e la tomba dell'omonimo
artista. Nella villa oggi trasformata in museo, il maestro
soggiornò per quasi trenta anni. Guardando il lago,
lasciandosi cullare dalla pace che vi regna, è facile
immaginare l'influenza che il luogo deve aver avuto sulle
melodie che ancora oggi ci fanno sognare. A due passi dalla
villa sorge un grande teatro all'aperto dove, in estate, si
tengono stupendi concerti lirici, spettacoli teatrali di fama
internazonale.
Il
Carnevale di Viareggio, Carnevale d'Italia e d'Europa
Il Carnevale periodo ideale d'incontro tra i popoli e culture
diverse, è l'occasione per celebrare oltre alla tradizione,
anche valori universali di solidarietà e pace. Il Carnevale
di Viareggio, Carnevale d'Italia e d'Europa, ogni anno, celebra
lo splendore di un mese intero di feste diurne e notturne,
feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere.
Un susseguirsi di manifestazioni che vanno da eventi culturali
a serate all'insegna di puro e sfrenato divertimento, arricchiscono
quella spumeggiante allegria e spensieratezza che caratterizza
e accomuna tutti i carnevali del mondo.
Dal lontano 1921, ancora oggi è tradizione che i colossali
mascheroni di cartapesta sfilino in un circuito chiuso, ad
anello, rappresentato dal viale a mare e dalla splendida passeggiata.
All'interno di questo "circuito" i 9 carri di prima
categoria, i 4 carri di seconda e le 12 mascherate di gruppo
sfilano, compiendo alcuni giri del percorso e fra una costruzione
allegorica e l'altra trovano collocazione, bande musicali
provenienti da tutto il mondo, majorettes, gruppi di animazione
e spettacolo.
Lungo il circuito sono installati molti punti musicali e di
ristoro. Al corso mascherato si accede tramite un biglietto
acquistabile nei 44 punti vendita posizionati agli ingressi
del circuito stesso. I corsi, in totale sono cinque, di cui
4 svolti al pomeriggio e 1 in notturna (quello del martedì
grasso). Durante le sfilate, una giuria tecnica valuta la
qualità dei carri e delle mascherate assegnando dei
voti in base alla categoria di appartenenza. Terminato l'ultimo
corso, dopo la premiazione, è di rito assistere all'eccezionale
spettacolo pirotecnico, organizzato dalla Fondazione Carnevale,
al fine di congedare i migliaia di spettatori.
Pietrasanta
Situata ai piedi delle colline, a breve distanza dal mare,
Pietrasanta è una cittadina di notevole importanza
artistica e culturale che fa fede alla sua tradizione mostrando
esempi di architettura religiosa, militare e civile. Allombra
dellantica Rocca Longobarda che domina labitato,
attorno alla splendida P.zza del Duomo, si sono infatti sviluppati
molti laboratori, atelier di artisti del marmo e decine di
studi di scultura che destate organizzano esposizioni
come corollario delle più importanti mostre che si
tengono nel complesso architettonico più antico della
città. A Pietrasanta ha sede l'originalissimo Museo
dei Bozzetti, in cui sono conservati bozzetti, modelli e disegni
di sculture realizzate da oltre 250 artisti italiani e stranieri,
tra cui Botero, che hanno svolto o tuttora svolgono la propria
attività presso i laboratori artistici versiliesi.
Infatti, a Pietrasanta lavorano e si ritrovano artisti di
tutte le nazionalità, dando vita ad un intensa attività
artistica che da qui si diffonde in tutto il mondo suggerendo,
per questa cittadina, lappellativo di Piccola
Atene.
Camaiore
e Lido di Camaiore
Camaiore è adagiata in un'ampia conca ai piedi delle
Alpi Apuane, chiusa verso il mare da una catena di dolci colline
che la separano dalla pianura litoranea. Cittadina nata dalla
tipica pianta a maglie ortogonali, conserva allinterno
delle mura molti gioielli artistici quali la celebre Collegiata
e la Badia Benedettina.
Leconomia locale unisce ad unattiva industria
agricola specializzata, famosa in tuta Europa, il settore
turistico legato alle spiagge della frazione di Lido Di Camaiore
che con oltre quattro chilometri di spiaggia dalla sabbia
finissima, è fin dai primi del '900 una delle più
rinomate località di villeggiatura balneare in Italia.
L'arenile è ampio ed accogliente, e alle spalle del
lungomare si trovano tutta una serie di negozi per lo shopping
e di locali per il divertimento notturno.
Meritano particolare considerazione anche tutti gli insediamenti
collinari, meta ideale sia per gli amanti della natura che
per gli appassionati di arte e di storia. E' possibile scegliere
fra un ampio ventaglio di gite sulle Alpi Apuane e la visita
dei caratteristici paesini di collina: indimenticabili, ad
esempio, i panorami che si possono ammirare dall'antico borgo
di Monteggiori o dal paese di Casoli. Oppure è possibile
aggirarsi alla riscoperta delle tradizioni di un tempo, come
a Gombitelli, isola linguistica e paese oggi conosciuto per
la lavorazione artigianale dei chiodi e per i tradizionali
salumi, oppure ancora percorrere a piedi l'itinerario degli
opifici del torrente Lombricese. Anche gli appassionati delle
bellezze storiche ed artistiche hanno di che sbizzarrirsi,
visitando la Pieve di Camaiore, l'abbazia di Gello o uno degli
altri monumenti, in gran parte religiosi, di cui è
disseminato l'entroterra camaiorese.
Massarosa
Tra le estreme pendici delle Alpi Apuane e le coste
della Versilia si estende il territorio del Comune di Massarosa.
Attraversato dalla Strada Statale n. 439 Sarzanese-Valdera
e dalla bretella Lucca-Viareggio dell'Autostrada A11, al limite
basso dei colli, dove oggi, vicino ai vecchi paesi, fioriscono
industrie e nuovi centri abitati, custodisce nell'argento
degli olivi eccezionali zone panoramiche, come Mommio Castello,
Corsanico, Bargecchia, i valichi del Quiesa, della via di
Balbano, della Pieve a Elici e le sommità di Gualdo
e di Montigiano. Di rara e squisita bellezza sono anche le
"fosse" e gli isolotti palustri del Lago di Massaciuccoli,
legati ai ricordi della musica pucciniana. È questo
un ambiente naturale sufficientemente tutelato, (la sua area
è inserita nel Parco Naturale di Migliarino, San Rossore
e, appunto, Massaciuccoli, una zona acquitrinosa, ricca di
flora, con alcune specie veramente rare, se non uniche, che
si possono ammirare percorrendo i cosiddetti "chiari"
a bordo di caratteristici barchini a remi.
Su concessione del Consorzio del Parco Naturale, una delegazione
della L.I.P.U. (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli)
ha realizzato un'oasi bird-watching. In quest'eccezionale
ambiente, la più remota presenza dell'uomo è
testimoniata da reperti archeologici, rinvenuti in località
San Rocchino dall'escavazione delle sabbie silicee e che risalgono
al paleolitico medio; l'area non è esposta, né
fruibile per visite culturali. Altra zona di reperti preistorici
è costituita dalle Grotte di Mommio, mentre il materiale
scoperto a Campo Casali ed a Montramito fornisce una valida
prova di stanziamenti liguri del VII secolo e di Etruschi
nei secoli successivi.
Il fiore all'occhiello delle vestigia storiche è la
frazione di Massaciuccoli, dove l'epoca romana ha lasciato
imponenti tracce che si possono ammirare ancora oggi; si trovano,
infatti, i ruderi delle Terme e della Villa, oltre a documenti
ceramici che vanno dal II secolo a.C. al III secolo d.C. e
che sono conservati nel locale Museo Civico situato tra i
resti della Villa romana e le Terme.
Da ricordare che uomini illustri come D'Annunzio, D'Azeglio,
Giusti, Manzoni, Pea, Rosmini, oltre al maestro Giacomo Puccini,
soggiornarono su questa terra massarosese cantandone spesso
l'armoniosa bellezza.
Seravezza
Il territorio del comune di Serravezza, che si estende dal
versante versiliese delle Apli Apuane fino alla pianura, comprende
numerosi paesi e piccole frazioni.
Il capoluogo, Seravezza, è stato denominato nel 1991
"porta del Parco delle Alpi Apuane". La presenza
del marmo costituisce l'elemento determinante del paesaggio.
Conosciuto fin dall'epoca romana, il marmo bianco di Seravezza,
estratto dalle cave del monte Altissimo di Trombiserra e della
Cappella, ha determinato la fortuna e la storia di questo
comprensorio. La zona offre al turista la possibilità
di numerose escursioni in uno scenario quantomai variato .Numerosi
sono anche i monumenti architettonici che testimoniano il
sapiente uso della pietra e del marmo.
Stazzema
In cima al colle, da un'aguzza guardia di alberi, si svincola
il Campanile aggrappato alla parete vertiginosa che strapiomba
sul fiume; la forma del paese è un grande triangolo,
tutta la sua storia è nelle pietre venerabili del suo
Campanile e della sua Pieve eretti fin dal sec. IX.
Dedicata a S. Maria Assunta è ricordata fin dall'891;
è a tre navate con tre porte, un bellissimo rosone
di marmo del sec. XVI ne forma l'ornamento più ricco.
È Monumento Nazionale. Oltre la chiesa principale è,
immerso nel verde dei castagni, un bellissimio Santuario intitolato
alla Madonna del Bell'Amore con il nome di Santuario del Piastraio,
unico Santuario Versiliese e Diocesano.
Un'altra chiesa a nord del Paese è dedicata a Maria
SS. delle Nevi. Passeggiando per le vie caratteristiche del
paese incontriamo numerose fontane: la più bella è
la fontana di Carraia (sec. XVI).
Altro importante segno di un glorioso passato storico, è
la Torre Medicea o Torre dell'Orologio del sec. XVIII.
Il Monumento ai Caduti inaugurato nel 1985, posto nel parco
attrezzato a verde pubblico, ricorda il sacrificio di tanti
compaesani.
Da Stazzema si possono fare diverse escursioni e arrampicare
su rocce più o meno difficili, le più interessanti
sono: Alpe della Grotta, Monte Procinto (via ferrata o decine
di vie in arrampicata), Foce delle Porchette, Palagnana, Petrosciana,
Monte Forato, Pania della Croce, Callare del Matanna, ecc.;
per gli amanti dell'arrampicata ci sono vie di tutte le difficoltà.
Il paese in passato ha accolto per la villeggiatura estiva
numerosi artisti fra i quali piace ricordare Filadelfo Simi
ed Annigoni.
L'ALTA
VERSILIA
Levigliani
Situata nella valle di Cansoli che nasce dal monte Corchia
fino ad arrivare al paese di Ruosina, la frazione di Levigliani
vanta antiche origini e di ciò ne sono testimonianza
i numerosi reperti archeologici di origine etrusca, nonché
la necropoli dei liguri apuani, rinvenuti recentemente sul
posto.
Anticamente unita alla frazione limitrofa di Terrinca, venne
a dividersi nel primo decennio del 1500.
Turisticamente Levigliani ha un'importanza considerevole,
infatti oltre ad essere, un luogo di villeggiatura estiva
a cui fanno riferimento molti abitanti della fascia costiera
versiliese, è uno dei punti di partenza per il raggiungimento
della valle di Mosceta, del monte Corchia e dell'impetuosa
Pania.
Nel paese di Levigliani troviamo inoltre il famoso Antro del
Corchia che con i suoi oltre cinquanta chilometri di cuniculi
e ramificazioni sotterranei è la più grande
grotta carsica d'Europa, aperta e visitabile per quasi tutti
i giorni dell'anno.
L'aumento negli anni di visitatori ha reso possibile a Levigliani
la realizzazione di strutture come alberghi, pensioni e ristoranti
che sono il segno di uno sviluppo turistico importante non
solo per la frazione, ma per tutto il Comune di Stazzema.
L'economia prevalente nella frazione di Levigliani è
oggi l'attività estrattiva, infatti le cave situate
tutte sull'immenso bacino marmifero del monte Corchia, producono
un tipo di marmo detto Arabescato che per le sue caratteristiche
proprietà è richiesto su un vastissimo mercato.
Cardoso
Percorrendo per circa 3 Km. la strada che da Pontestazzemese
segue a ritroso il corso del fiume, si incontra l'abitato
di Cardoso.
Il paese nasce nel 1407 formato dalla fusione di 3 vilaggi:
Cardoso, Malinventre e Farneta.
In seguito a lotte interne, intorno al 1530, le suddette frazioni
si separano, anche se attualmente si è mantenuto l'agglomerato
originario, con l'aggiunta anzi del piccolo borgo dell'Orzale.
Per l'economia locale assume una grande importanza l'estrazione
e la lavorazione di una pietra conosciuta fin dal X secolo,
e chiamata Pietra del Cardoso, commerciata oggi ed utilizzata
per la realizzazione di stipiti, soglie, scalini ed altro.
La chiesa del paese, costruita nella prima metà del
'700 in onore di S. Maria Assunta, si trova di fronte alla
bella torre campanaria iniziata nel 1745.
La festa religiosa tradizionale ricorre il 16 Agosto, per
S. Rocco.
Lasciando il paese, dove in estate si gode un fresco invidiabile,
si possono intraprendere sentieri di varia difficoltà
tramite i quali è possibile raggiungere Colle Mezzana,
Palagnana, il Monte Forato, al di sotto del quale si trova
la chiesa di San Leonardo, di fondazione romanica, ed altre
località.
Purtroppo nel giugno del 1996 il paese di Cardoso è
stato quasi completamente distrutto da una tremenda alluvione
che ha seminato morti e danni in tutta la valle da Cardoso
sino alla foce del fiume Versilia. Cardoso è stato
il paese più colpito con 14 vittime, e più della
metà del paese distrutto da frane o portato via dalla
furia delle acque
Ruosina
Ruosina è un piccolo paese situato in una verde e profonda
vallata dell'Alta Versilia ed è la prima frazione del
Comune di Stazzema che s'incontra venendo dal litorale.
Il suo è un passato storico di tutta ragguardevolezza;
nei secoli XVII e XVIII, infatti, Ruosina è stato il
fulcro della lavorazione del ferro nella zona, essendo la
dimora della Regia Magona medicea, come ancora oggi testimoniano
i vecchi stemmi lapidei, che si possono ammirare su alcuni
muri locali.
A ricordo, poi, di una "miracolosa" pesca fatta
nel 1603 dalla Granduchessa Maria Cristina di Lorena, va ricordato
il "Monumento alla Trota", visibile sul lungofiume,
nei pressi della Chiesa.
Dalla fine del 1700 e per quasi tutto il 1800, il borgo è
stato il centro più importante del Comune di Stazzema:
era infatti, la Sede Municipale; ed inoltre qui fu aperto
il primo Ufficio Postale; qui erano la Farmacia, il Notaro,
il Medico, il Veterinario. Tutto questo fino al 1883, data
in cui la Sede Municipale venne trasferita a Pontestazzemese.
Cominciò, da allora, un lento, ma progressivo decadimento:
delle varie strutture è rimasto, attualmente, soltanto
l'ufficio postale.
È una località ideale per quanti cercano una
piacevole frescura estiva.
Pruno
Lasciato alle spalle l'abitato di Pontestazzemese si prosegue
sulla strada lungo il fiume, percorsi circa 5 Km. si incontra
Volegno, e dopo poche centinaia di metri, Pruno.
Il paese di Pruno mantiene un impianto urbano nettamente medioevale,
particolarmente evidente nell'arroccamento centrale a torre.
Si presta dunque, fra l'altro, per l'annuale celebrazione
della rappresentazione sacra del Presepe vivente, alla quale
collabora in prima persona l'intera Comunità delle
due frazioni. In tal modo è stata preservata e mantenuta,
intatta nel tempo, la vocazione ad attività teatrali
e di drammatizzazione che sottolineavano, già nel passato,
le principali festività ed arricchivano il tempo libero.
Al suggestivo allestimento della Befanata, cantata per le
vie e le piazze dei due borghi, si accompagnano così,
nel periodo estivo, spettacoli di prosa, concerti, allestimenti
di danze e recitazioni di poesia. Tali avvenimenti sono puntualmente
accompagnati, se prevale la motivazione religiosa, da processioni
e cerimonie che si articolano secondo un preciso rituale tramandato
di generazione in generazione e, se prevale la dimensione
folcloristica, da intrattenimenti anche culinari impreziositi
da cibi particolarmente genuini e saporiti.
Partendo da questo incantevole paese è possibile effettuare
escursioni immersi nel verde delle Apuane fino a visitare
gli alpeggi delle Caselle, Pereta, Rocchetta, Poggiogo che
testimoniano delle passate attività di transumanza
per altro non del tutto estinte.
Spingendosi più in alto si giunge alla foce di Mosceta
e da qui alla Pania e al Corchia.
Altrettanto interessante il percorso che dagli alpeggi conduce
alla "Fania", dove, oltre ad un rifugio UOEI, è
consentito ammirare una farnia di spettacolari dimensioni.
Stazzema
In cima al colle, da un'aguzza guardia di alberi, si svincola
il Campanile aggrappato alla parete vertiginosa che strapiomba
sul fiume; la forma del paese è un grande triangolo,
tutta la sua storia è nelle pietre venerabili del suo
Campanile e della sua Pieve eretti fin dal sec. IX.
Dedicata a S. Maria Assunta è ricordata fin dall'891;
è a tre navate con tre porte, un bellissimo rosone
di marmo del sec. XVI ne forma l'ornamento più ricco.
È Monumento Nazionale.
Oltre la chiesa principale, è immerso nel verde dei
castagni, un bellissimio Santuario intitolato alla Madonna
del Bell'Amore con il nome di Santuario del Piastraio, unico
Santuario Versiliese e Diocesano. Un'altra chiesa a nord del
Paese è dedicata a Maria SS. delle Nevi. Passeggiando
per le vie caratteristiche del paese incontriamo numerose
fontane: la più bella è la fontana di Carraia
(sec. XVI).
Altro importante segno di un glorioso passato storico, è
la Torre Medicea o Torre dell'Orologio del sec. XVIII. Il
Monumento ai Caduti inaugurato nel 1985, posto nel parco attrezzato
a verde pubblico, ricorda il sacrificio di tanti compaesani.
Da Stazzema si possono fare diverse escursioni e arrampicare
su rocce più o meno difficili, le più interessanti
sono: Alpe della Grotta, Monte Procinto (via ferrata o decine
di vie in arrampicata), Foce delle Porchette, Palagnana, Petrosciana,
Monte Forato, Pania della Croce, Callare del Matanna, ecc.;
per gli amanti dell'arrampicata ci sono vie di tutte le difficoltà.
Il paese in passato ha accolto per la villeggiatura estiva
numerosi artisti fra i quali piace ricordare Filadelfo Simi
ed Annigoni.
Sant'Anna
Lasciato il borgo di La Culla, salendo attraverso pinete spontanee
di pinus pinaster e selve di castagni, si arriva al villaggio,
divenuto tristemente noto per il massacro di 560 persone compiuto
dalle truppe naziste il 12 Agosto 1944 .
Il paese è situato a semicerchio, in una conca naturale
dominata dai monti Lieto (1016 mt.) e Gabberi (1108 mt.);
le case sono raggruppate in piccoli borghi.
Anticamente Sant'Anna faceva parte del Comunello di Farnocchia
e ne era l'alpeggío estivo.
La primitiva Chiesa, in origine forse un modesto Oratorio,
pare sia stata fondata nel 1550 e dedicata a Sant'Anna che
ogni anno, il 26 Luglio, viene festeggiata da molta gente
che sale lassù anche dalla piana.
A ricordo dei martiri dell'Eccidio è stato innalzato,
su un colle raggiungibile a piedi dalla Chiesa e posizionato
in modo da essere visibile dall'intera fascia litoranea, un
Monumento Ossario, monito e simbolo di pace.
Riconosciuta come Centro Regionale della Resistenza, vi è
stato costruito un Museo Storico che, di tale periodo, sottolinea
ed esalta i valori morali, civili e politici.
Il paese e i suoi dintorni sono inseriti in nel "Parco
della Pace".
Da Sant'Anna si può raggiungere a piedi Farnocchia,
per poi proseguire verso la Foce di S. Rocchino fino ad arrivare,
oltrepassando le Foci di Grattaculo e del Pallone, all'Albergo
Matanna e da lì in Palagnana.
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